Agli oroscopi non ho mai creduto. Quando nasci, più che la posizione delle stelle, conta quella dell’ostetrica che ti deve raccogliere all’uscita.
E se con una persona ci vai d’accordo, non dipende certo dal giorno in cui siete nati anni e anni prima.
Ma c’è stato un momento preciso in cui sono passata dall’indifferenza per gli oroscopi all’idiosincrasia.
È successo all’inizio di gennaio, con l’oroscopo di Paolo Fox.
È lunedì, il lunedì dopo l’Epifania; oggi riprendo a lavorare a pieno regime dopo un periodo di orari insolitamente flessibili. Per di più, ora lavoro in un nuovo ufficio, che si trova dalla parte opposta della città.
Così sono alla fermata di un autobus di mattina presto, molto presto: è ancora buio; ho due borse che mi pesano sulle spalle, e ho un sonno schiacciante; ma per fortuna ho la radio a tenermi compagnia mentre aspetto il bus.
Che ancora non passa.
Per fortuna è presto, avevo calcolato questo simpatico ritardo rispetto agli orari scritti sul tabellino.
Ce la farò, ad essere in ufficio alle otto.
Intanto inizia a fare giorno. E continuano a passare bus di ogni numero, tranne il mio.
E la radio continua a tenermi compagnia.
Sono le otto e venti. Aspetto da un’ora e quaranta minuti, ho le spalle sbriciolate dal peso delle due borse (par condicio del dolore, si chiama), fa freddo e sta iniziando a piovigginare: acqua neve.
E Paolo Fox, alla radio, sta leggendo l’oroscopo del giorno. La sua voce è allegra, squillante, ottimista…ecco, ecco: il mio segno, sentiamo.
“Scorpione: oggi per voi sarà una giornata splendida, davvero fortunata!”E io, alle otto e venti, in piedi come uno stoccafisso da un’ora e quaranta, con le spalle sbriciolate dal peso delle borse, col sonno schiacciante, col freddo nelle ossa e sotto l’acqua neve, in ritardo mostruoso per la prima volta dopo anni di onorato servizio, stacco via l’auricolare e dichiaro eterna guerra a Paolo Fox e ai maledettissimi oroscopi.
Lo decido io, se è un giorno fortunato. E oggi, caro Paolo Fox, per questo Scorpione in particolare è una giornata di mer*a.
Dunque, siccome lo decido io, ho deciso anche che ognuno può essere il Paolo Fox di se stesso e farsi l’autoroscopo.
Le regole sono un po’ diverse dall’oroscopo vero e proprio; la sola cosa in comune è la pressoché totale assenza di fondamento scientifico.
Prendetevi cinque minuti e pensate alle cose che secondo voi verosimilmente potranno succedervi domani. Non siate gnorri, qualche previsione la potete fare. “Avrò mal di testa” se sapete che stasera berrete un po’; “Mi sentirò triste”, se vi sentite tristi e pensate che nulla possa tirarvi su anche domani; “Sarò di buonumore”, se sapete che domani a lavoro arriverà una fornitura di cialde speciali per le macchinette del caffè; “Attenzione alla tachicardia”, se sapete che abuserete delle suddette cialde speciali della macchinetta del caffè.
Il giorno dopo, poi, verificate quanto di quello che avete previsto si è avverato. In più, scoprirete di voi stessi più cose di quante qualsiasi paolofox potrà mai venirvi a dire sulla sola base del vostro giorno di nascita.
martedì 31 gennaio 2012
L'autobus e l'autoroscopo
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Succede solo a Bari
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