domenica 20 novembre 2011

Adriana, vuoi favorire?

Qualche giorno fa, la top model Adriana Lima (trent'anni e madre di una figlia) ha dichiarato alla stampa che - per i nove giorni precedenti una sfilata - segue una "dieta" di soli liquidi. E il giorno prima non mangia niente.
Al di là di quanto questo possa fare male a te, Adriana, hai pensato a quanto possa fare male a chi ti legge? Non importa che tu abbia aggiunto "Ma voi non fatelo, eh". Non importa, quando chi ti legge ha sedici anni e una percezione distorta di sé, sempre troppo
grassa. Tu sei una gran figa, e chi ti legge vede che per essere una gran figa, magra, ci si affama per nove giorni, buttando giù un sorso di succo di qualcosa quando ti senti svenire.
E' così che risponderai a tua figlia quando ti chiederà come fai a essere così bella?

Chi ti legge, Adriana, non capisce che fa male e quanto faccia male. Ti vede figa e associa queste due cose: figaggine e digiuno. Perché ci vuole poco, pochissimo, cara Adriana, a sm
ettere di mangiare, a sentirsi forti perché si è più forti della fame, a sentirsi belle perché sporgono le ossa, a sentirsi invincibili perché non si cede e la bilancia continua a scendere. Ci vuole meno di quello che pensi. Meno del tempo che ci metti a formulare una frase così pericolosa.
L'esercizio fisico, Adriana. Quella è una cosa saggia, peccato che si perda dietro la mostruosità del tuo sbandierato digiuno.
Fa' un po' di esercizio, Adriana. Metti a rosolare dei funghi. Intanto fa' sciogliere del Parmigiano grattuggiato in un pentolino con un po' di latte a fiamma bassis
sima. Per tenere toniche le braccia, poi, trita finemente delle nocciole tostate. Cuoci della pasta, e saltala in padella coi funghi, la crema di formaggio e una parte delle nocciole. Impiatta e guarnisci col resto delle nocciole tritate.
Mangia, Adriana. Sono sicura che sarai ancora più figa.

lunedì 14 novembre 2011

Averetrentanni

Mentre l'Italia passava dall'era Berlusconi all'era "Mari o Monti", anche io nel mio piccolo passavo da un'era all'altra.
Dall'"era giovane" all'"è vecchia". Ho compiuto trent'anni, non stiamo tanto lì a menare il can per l'aia.
Ma forse non tutti sanno che, a compiere trent'anni, ci si guadagna rispetto all'averne ventinove (che, per il resto, è solo un anno in meno: capirai che cambia).
Ecco una lista di ciò che ci andrete a guadagnare, mie care donzelle sull'orlo di una inutilissima crisi di nervi.


- Signoramia. Con buona pace della Signora Tabacchino, della Signora Salumeria, della Signora Panificio e della Signora Pizzeria, finalmente posso essere chiamata "Signora" avendone diritto; "Ciao, Signora", mi dicono sempre costoro. Bene, secondo il galateo, a trent'anni una donna la devi chiamare "Signora" per forza, anche se non è sposata. Se no fa troppo zitella patetica. Quindi ora non solo hanno il diritto di chiamarmi "Signora", ma ne hanno anche il dovere: e "Ciao, Signora" è un saluto bellissimo.

- La cartoleria. Per i trent'anni fanno bigliettini d'auguri appositi, che comunque sono lieta di non aver ricevuto.

- Il rispetto. Nelle discussioni, quando si perde la brocca, si tende a invocare rispetto su di sé adducendo motivazioni completamente campate in aria: i titoli, alzarsi presto, e l'età (soprattutto se maggiore di quella dell'avversario). Sono laureata e mi alzo all'alba. Con "Ci ho trent'anni" guadagno un punto nella battaglia.
La scena andrà così: "E porta rispetto: ché sono dottoressa, mi alzo alle sei e CIOTRENTANNI!".

- L'immunità. Si è immuni alla frase "Eh, ma ora è tutto un tracollo verso il baratro"; perché tanto me l'hanno detto a venti, a venticinque e pure a ventisette.


- Il plagio. I trenta sono proprio l'età della simpatica carampana non troppo vecchia, ma vecchia abbastanza da poter dire di saperne di più delle ventenni (anche quando non è vero); in ogni caso, vinci, perché puoi deviare la loro psiche con una certa autorità.

- La pietà suprema. Puoi scatenare la pietà delle zie perché a trent'anni suonati non sei sposata. Il vantaggio? Farsi coccolare randomicamente da tutte loro come se anche a te dispiacesse.


- Relativismo gravitazionale. Se il tuo corpo non regge, puoi incolpare l'età: "Ou, ciotrentanni!". Se il tuo corpo regge ancora bene, invece, puoi correre nella piazza principale di un paesino a scelta del nostro bello stivale e vantarti: "Ou, ché ciotrentanni!".

- La scienza. E' pieno di studi scientifici, sui trentenni. Se per caso ora mi ponessi una domanda su me stessa, sicuramente troverei la risposta in uno studio scientifico. Perché quasi tutti gli umani mi danno allergia? Perché alcuni di essi mi fanno venire voglia di scolarmi sei white russian di fila? Qual è il mio piatto preferito? Che fine ha fatto Carmen Sandiego?
Io, di studi sui ventottenni, non ne ho mai visti. A noi invece ci vogliono studiare tutti. Un motivo ci sarà. Vi farò sapere.
http://www.wikio.it/